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Una sinistra credibile?

28.09.2012 17:54

La sinistra estrema alle ultime elezioni politiche, dopo essere stata una spina nel fianco del governo Prodi, non è riuscita a superare la soglia di sbarramento per poter avere eletti al Parlamento italiano. Oggi, frammentati in tante sigle (SEL, Rifondazione Comunista, Comunisti italiani, Verdi) procede in ordine sparso verso la primavera del 2013 sperando di rientrare nelle Istituzioni. Di certo l'esponente di punta è Nichi Vendola leader di Sinistra, Ecologia e Libertà e Governatore della Regione Puglia. L'Italia, dopo aver perso ogni credibilità per la figura del precedente Presidente del Consigli Berlusconi, sta faticosamente ricucendo rapporti internazionali sulla figura dell'Attuale Premier Mario Monti. Elogiato in ogni consesso politico, economico e sociale in tutto il mondo, in Italia è criticato tanto da destra quanto da sinistra. Ma se la destra, speriamo non vinca le prossime elezioni perchè si è visto quanti danni ha prodotto negli ultimi anni, ritengo che la sinistra non si proponga quale degno sostituto. Certo le riforme fatte da questo Governo sono pesanti ma quanto erano necessarie? Se dovesse andare al Governo Vendola distruggerebbe quasi due anni di sacrifici. Ce lo possiamo permettere?

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21.09.2012 17:20

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I soldi pubblici (nostri) e il loro utilizzo da parte della classe politica

21.09.2012 15:34

Stanno emergendo negli ultimi tempi seri problemi di moralità nell'utilizzo dei soldi pubblici da parte di politici e amministratori locali. Gli ultimi e più eclatanti casi sono quelli dell'ex tesoriere della ex Margherita Lusi, dell'ex tesoriere della Lega nord Belsito, dell'ex capogruppo in Regione Lazio Fiorito e ora si sta aprendo un filone pure in Campania. Si parla dell'ipotesi di aver distratto - si vedrà se illecitamente o no - quasi 40.000.000 di Euro. Ora è lecito chiedersi se sia normale che l'attività politica abbia simili costi perchè se così fosse veranebte sarebbe immorale. Partiti e politici dicono che servono molti soldi per non essere allettati da sirene di corruzione ma la risposta se la danno da soli: la corruzione ha raggiunto livelli record. La soluzione non credo sia quella di allontanarsi dalla politica quanto invece quella di avvicinarsi sempre più: in primis per controllare e poi anche per evitare il proliferare di furbetti che non trovano di meglio da fare che arricchirsi alle nostre spalle.

Berlusconi e la candidatura a premier

18.09.2012 08:43

Purtroppo non vedo limite alla decenza. Silvio Berlusconi, pur non sciogliendo la riserva sulla possibilità di ricandidarsi alle proprie elezioni, parla come se fosse già sceso in campo. E lo fa con i toni di sempre: grandi promesse, la garanzia di essere l'unica persona al mondo capace id fare le cose, ecc. Spero solo che gli italiani questa volta non si lascino infinocchiare come purtroppo già successo. Fra l'altro non bisognerebbe dimenticare le promesse da marinaio fatte da questo esimio politico. Se volete riguardate il contratto con gli italiani firmato a Porta a Porta da Bruno Vespa nel 2001 (https://www.youtube.com/watch?v=JIcSlkWWCtg).

Il Presidente Egiziano "Morsi": Maometto non si tocca

13.09.2012 11:38

Il Presidente Egiziano Morsi, da poco eletto, ha dichiarato che"Maometto non si tocca", e francamente sono d'accordissimo con lui. Questo però mi fa pensare relativamente a quanto succede in Italia dove la satira contro Gesù, la Madonna e la Chiesa sono imperanti da alcuni anni senza riguardo alcuno alla sensibilità dei cattoloci. Se uno parla male di DIo o della Chiesa o dei cristiani  lo può fare tranquillamente che tanto se si offendono "chissenefrega" (potrei citare giornali e giornalisti che e vignettisti che nuotano in questo mare). Penso che certi argomenti andrebbero trattati con più rispetto, e che questo rispetto debba valere per tutte le religioni. I nostri vecchi dicevano, secondo me a ragione: "scherza con i fanti ma lascia stare i santi".

Confusione Costituzionale

11.09.2012 11:36

E' da un po' di tempo che si sente dire che in Italia la democrazia è sospesa. Questo perchè il governo della nazione è costituito da persone non elette dal popolo. Ora la nostra Costituzione prevede l'elezione diretta di coloro che sono chiamati a fare le leggi cioè il Parlamento e in seguito al voto espresso il Capo dello Stato incarica una persona indicata da una possibile maggioranza a formare l'esecutivo cioè il Governo. Avendo il Parlamento di fatto potere di non votare i provvedimenti presentati dal Governo non mi pare proprio si sia infranta alcuna regola Costituzionale. Semmai si è infranta la Costituzione facendo l'equazione: nome sul simbolo = candidato premier perchè questo lede le prerogative del Capo dello Stato di decidere in autonomia a chi affidare l'incarico. Ciò detto a voi la parola se volete

Laicità tra memoria del Card. Carlo Maria Martini e linguaggio

05.09.2012 08:30

La settimana scorsa è morto il Card. Carlo Maria Martini, già Arcivescovo di Milano, uomo aperto al dialogo che ha lasciato una serie di spunti sui quali la Chiesa sarà chiamata a confrontarsi e a pronunciarsi. Questi spunti li ha lasciati in realtà a tutti, anche a coloro che non si sentono parte integrante della Chiesa. Ne è nata subito una polemica proprio dai media e da persone di cultura di una certa estrazione politica (basta leggere i giornali e si capisce a chi mi riferisco). Io ho voluto rispondere su un blog a quanto proposto dalla sua autrice dove appunto con parole sue affermava inoltre che la Chiesa tenterà di accapparrarsi la figura e la memoria del Cardinale. Le facevo notare che a mio parere nessuno dovrebbe fare un'operazione del genere ma che tanto per iniziare erano stati certi ambienti contrapposti alla Chiesa a fare i primi passi in tal senso. La risposta della giornalista, unica ricevuta in tanti anni di partecipazione ai blog, era imperniata sulla laicità del Card. Martini che lei contrappone al confessionalismo. Qui mi sono chiesto: ma che signidicato si dà alle parole? E' vero che nell'uso corrente si pone in contraddizione il "laico" con il "credente" ma non è un'operazione del tutto corretta. Ora il termine laico, di derivazione greca, venne usato la prima volta nnel medioevo e stava ad indicare coloro che non appartenevano al clero. Secondo l'uso moderno si tende a contrapporre atei e afnostici ai credenti e ricomprenderli sotto questo termine. In ogni caso, sia nel primo caso che nel secondo il Card. Martini non era un "laico" e comunque laico non è il contrario di confessionalismo. La cosa poi non è un mero fatto etimologico ma un più vasto tentativo di inculturazione dove ci si appropria di un linguaggio e si manipolano i significati delle parole per svuotarle del loro valore originario. Mi piacerebbe si facesse un uso più corretto dei termini perchè la confusione crea sempre divisione. Ben chiaro che si può sbagliare in buona fede ma allora basterà riconoscerlo e scusarsi, sperando di non aver provocato troppi guai.

Quale classe politica?

04.09.2012 10:23

Oggi abbiamo inaugurato il nostro nuovo blog. Continuate a frequentarlo e vi terremo aggiornati. Potrete leggere i nuovi post del blog tramite il feed RSS.

Da ormai quasi dieci mesi, l'Italia è governata da un team di Ministri non eletti dal popolo che i media definiscono "Governo tecnico" o " Governo dei Tecnici". Ora, qualsiasi governo per poter governare deve essere sostenuto da una maggioranza in Parlamento e come tale assume indubbiamente una connotazione politica. Questo Governo in questo arco di tempo ha approvato provvedimenti di una certa importanza quali la riforma delle pensioni, l'introduzione dell'IMU, tagli di spesa, liberalizzazioni. Non entro qui nel merito se questi provvedimenti fossero  o meno condivisiblil. Vorrei però sottolibeare un aspetto che ritengo importante perchè ha costretto il Governo stesso a porre la Fiducia per vedere approvare questi decreti. Nella maggioranza che lo sostiene, quando si parlava dei motivi di dubbio sulla efficacia e la giustizia dei provvedimenti, si diceva (questo vale per ogni partito): il nostro elettorato non capirebbe. Certamente ogni partito rappresenta una parte del paese e per diverse ragioni in Italia questo è motivo di grande divisione. Vengo al punto: io non credo che un politico chiamato a governare una nazione possa parlare solo al suo elettorato. La nazione va governata nella sua interezza e se necessario si devono assumere anche quei provvedimenti invisi al propiro elettorato perchè ciò sarebbe nell'interesse del popolo. MI sbaglio?